I ministri


La parrocchia è tanto più chiesa quanto più rappresenta la sua ministerialità, oltre ai ministeri di fatto, attraverso i diaconi e i ministeri istituiti .


I NOSTRI DIACONI

Enzo Rossi  diacono
Lucio Diotallevi diacono

I diaconi insieme agli accoliti e lettori  partecipano al cammino diocesano di formazione permanente predisposto dalla Commissione diocesana  del diaconato e ministeri il cui delegato del vescovo è don Marco Presciutti.


IL DIACONO

La figura del diacono permanente è un volto nuovo della parrocchia, la sua vocazione nasce in parrocchia ed è a servizio della chiesa locale .
I diaconi rappresentano il terzo grado dell’  ordine sacro dopo i vescovi e presbiteri.
I Diaconi, quindi, servono il popolo di Dio in comunione col Vescovo e i suoi presbiteri (sacerdoti), nel ministero della liturgia, della predicazione e della carità. Il Concilio Vaticano II sintetizza molto bene il ministero del Diacono con la triade «diaconía della liturgia, della parola e della carità»

i compiti del diacono
Bisogna premettere che il diacono è o sposato o celibe  ed esercita una professione. Pertanto i suoi primi luoghi di testimonianza sono la famiglia e il luogo di lavoro.
Ciò premesso il diacono può svolgere diversi compiti. Innanzitutto condivide con il parroco la responsabilità della propria comunità e si confronta con lui sulle linee pastorali da seguire. Ci sono comunque  dei servizi, che potremmo chiamare ordinari per un diacono, che vengono svolti in ogni parrocchia.

  • La partecipazione alla celebrazione della santa messa domenicale e delle festività, che prevede: la proclamazione del Vangelo e saltuariamente l’omelia, il servizio all’altare con la distribuzione dell’eucaristia.
  • La visita agli ammalati portando loro Gesù eucaristia.
  • L’animazione di catechesi, diversificate per modalità e per settori/gruppi d’appartenenza.
  • L’animazione di momenti di preghiera, di adorazione eucaristica.
  • Una vicinanza particolare alle persone/famiglie in difficoltà.
  • L’impegno incessante perché, attraverso le relazioni e la preghiera, in ogni comunità cresca la comunione, la missionarietà, la fraternità.

Tra i compiti del diacono ci sono anche:

  • Presiedere al rito del funerale e la sepoltura
  • Amministrare  il Battesimo
  • Assistere e benedire  il Matrimonio
  • Celebrare la Liturgia della Parola
  • Assistere il vescovo nelle celebrazione eucaristica
  • Avere incarichi  a livello  diocesano

I MINISTERI ISTITUITI

I ministeri istituiti sono due e fanno rife­rimento al libro e all’altare:

Il lettorato e l’accolitato

Questi ministeri non nascono dal sacramento dell’Ordine, ma dai sacramenti dell’iniziazione cristiana e “sono ‘istituiti’ dalla Chiesa sulla base dell’attitudine che i fedeli hanno, in forza del battesimo, a farsi carico di compiti e mansioni speciali nella comunità.
Accanto al ministero del vescovo, del presbitero e del diacono la vita e l’inse­gnamento della Chiesa hanno sempre visto e ammesso l’esistenza di altri mi­nisteri, appunto i ministeri “non ordinati”. Essi vengono così conferiti, oltre che come passaggio verso l’ordine sacro, anche come ministeri permanenti: il lettore e l’accolito sono segno della centralità di cui godono la Parola di Dio e l’Eucarestia nella comunità cristiana.

I compiti del lettore

- Anzitutto la proclamazione della parola di Dionell’assemblea liturgica. E’ questa la funzione originaria e originale del lettore, che esige particolari capacità e accorgimenti anche tecnici, ma soprattutto la consapevolezza gioiosa di essere il porta parola, il “profeta” di cui Dio si serve per suscitare, risvegliare e far vibrare la fede di quanti ascoltano. Egli dovrà perciò avere una solida formazione biblica che gli consenta – specialmente quando è necessario – di situare la lettura
– Il lettore però è costituito anche per svolgere un compito specifico fuori del contesto liturgico, assumendosi il servizio di catechista e di educatore nella fedesia dei fanciulli come degli adulti.
– Nella Chiesa del nostro tempo si evidenzia sempre più chiaramente la necessità di avere dei laici che si facciano direttamente carico e sostengano con impegno le numerose iniziative che sorgono qua e là, intorno alla parola di Dio: comunità di ascolto, gruppi del vangelo, catechesi bibliche ecc., sia all’interno della comunità parrocchiale come pure in ambienti di vita e di lavoro. Il lettore è  quindi il promotore e l’animatore di queste e di altre iniziative analoghe, rivolte all’annuncio o all’ap­profondimento della parola di Dio.
Per questi compiti affidatigli dalla Chiesa, il lettore dovrà avere una sua propria fisionomia spirituale e apostolica: dovrà cioè essere un testimone, un insegnante, un educatore; un innamorato della Parola di Dio, ben preparato e idoneo a orientare, formare e guidare i catechisti più giovani e meno giovani.

I compiti dell’accolito

- nella liturgia cura direttamente  il servizio all’altare e il buon funzionamento delle funzioni liturgiche, assiste il sacerdote e il diacono, pulisce i vasi sacri e in via straordinaria può distribuire  la comunione.
– Come promotore della vita liturgicadi una co­munità si prende cura di quanti, in essa, svolgono compiti liturgici: ministranti, cantori, let­tori, ecc. Egli è quindi il naturale animatore del “gruppo liturgico” della comunità e per questo deve curare la formazione liturgica e biblica dei vari componenti, pre­parare le celebrazioni, guidarne lo svolgimento, Inoltre cura il culto e l’adorazione eucaristica e può, in casi particolari, espone  il Santissimo per l’adorazione
– Come ministro straordinario della Eucaristia  visita i malati e porta ad essi la comunione.
– oltre ai compiti liturgici l’accolito, come testimone dell’intimo del legame che esiste tra eucaristia e carità, stimola la comunità all’ esercizio della caritàverso i poveri, i sofferenti, i malati, gli emarginati.
– Dovrà essere l’accolito quindi a suscitare e a curare nella parrocchia o nelle co­munità di gruppo le molteplici forme di assistenza, di aiuto, di promozione uma­na che oggi sono richieste ai credenti che vivono nel mondo e che la Chiesa met­te in cantiere per rispondere alle numerose e svariate attese che si manifestano nei settori dell’ emarginazione, della povertà, della terza età, della malattia, ecc.

MINISTERIALITÀ DIFFUSA NEL POPOLO DI DIO

Da alcuni anni vari documenti ufficiali della Chiesa e delle Conferenze episcopali segnalano l’uso sempre più frequente del termine “ministeri”, non più applicato solamente ai Vescovi, ai sacerdoti, ai diaconi e a quanti celebrano i ministeri in vista dell’ordinazione presbiterale, ma anche ad altri ruoli o servizi ecclesiali, quali i catechisti, i lettori, i cantori, i musicisti, i coniugi…
Sono gli effetti portati dal Vaticano II che ci ha aiutato a riscoprire il vero concetto di Chiesa. Infatti la Chiesa che emerge dai vari documenti conciliari e dai pronunciamenti delle varie Conferenze episcopali si configura come Chiesa tutta ministeriale sotto l’azione incessante dello Spirito… una ministeriale che si radica nella dignità sacerdotale, profetica e regale del popolo di Dio ricevuta da ciascuno con il sacramento del battesimo.
In pratica ogni cristiano  che si mette alla sequela di Cristo – che non è venuto per essere servito ma per servire – è chiamato a mettersi in atteggiamento di servizio.
Questo servizio si esplicita attraverso la ministerialità.

I MINISTERI NELLA CHIESA

Essi si possono distinguere (partendo dalla base):

Servizi ecclesiali. Esercitati occasionalmente senza nessun mandato

  • Sono quei servizi che comprendono tutte quelle attività spicciole svolte nel campo organizzativo, liturgico, caritativo, e catechistico

Ministeri di fatto. Esercitati stabilmente per un certo periodo  con eventuale mandato da parte del parroco o vescovo

  • il catechista
  • l’animatore di gruppi, il capo scout, l’educatore
  • il direttore del coro, i musicisti, i coristi, l’animatore liturgico
  • il ministrante o il chierichetto

Ministero associato

  • il laico impegnato in Azione cattolica (esiste un suo proprio mandato)

Ministeri straordinari . esercitati in forma straordinaria su mandato speciale  e temporaneo del vescovo o di un presbitero

  • il ministro straordinario dell’eucarestia

Ministeri istituiti. Conferiti attraverso una benedizione da parte del vescovo

  • il lettore: che è al servizio della Parola di Dio
  • l’accolito: che è a servizio dell’Eucarestia

Ministeri ordinati . Conferiti attraverso il sacramento dell’ordine

  • il diacono: ha il terzo grado dell’ordine
  • il presbitero: ha il secondo grado dell’ordine
  • il vescovo: ha il primo grado dell’ordine