4 novembre 2007

Don Oreste illumina il nostro cammino di condivisione

Cari amici come sapete “l’Associazione Banca del Gratuito” fa parte di Mondo di Comunità e Famiglia come Associazione tutta e nella persona di Giorgio Magnanelli, che della nostra Associazione è stato instancabile costruttore, partecipa attivamente alla vita di Mondo di Comunità e Famiglia. Questa comune appartenenza mi consente di raccontare quanto don Oreste ci ha donato in quasi trent’anni di amicizia.

Il nome stesso della Associazione lo dobbiamo a don Oreste che ha fatto della società del Gratuito lo slogan della sua immensa attività in ogni parte del mondo. L’amicizia con Lui è stato per tutti noi motivo ispiratore di ogni nostra scelta: dall’impegno per la vita sempre e comunque, alla missione e alla lotta per l’Aids in Zambia, dal fatto che diversi giovani sono entrati a servire nella Papa Giovanni , da Casa Nazareth a Casa Betania a Mondo a Quadretti , dalla nascita della Casa Editrice “Banca del Gratuito” all’ impegno dei Gruppi per l’affido e l’adozione, a Liberarti che è nato in baracca con la Circoscrizione n°2 e al Peter Pan per la passione educativa verso i ragazzi in difficoltà, ma anche tante realtà della nostra città come il Ceis, il Picchio, le prime case di mensa e accoglienza per i poveri e le prime case famiglia con una figura paterna e materna,  la Cooperativa Gerico o come  Casa Accessibile, il Micro Credito e tante altre realtà  legate alla Caritas come “La Scuola di Pace” e così via sono certemente debitrici all’incoraggiamento e all’amicizia con don Oreste che a messo a disposizione del Ceis un locale vicino a San Tommaso per tanti anni. Al di la delle piccolissime realizzazioni gli dobbiamo davvero molto a don Oreste  anzitutto della sua amicizia e della sua fede cristallina e incrollabile. Conoscendo bene Italo Nannini so che anche il grande lavoro di “L’Africa chiama onlus” prima ong della provincia, nasce e  sostiene la carità di don Oreste che ogni anno non mancava al suo appuntamento in Sassonia.. E sicuramente ho tralasciato tante cose  e chiedo scusa a chi si sentisse dimenticato..

Anche il prima ricerca di esperienze in Italia di una condivisione tra famiglie che Federico e Catia, Lucio e Betta, Nunzio e Sandra e Valter e Cristina partendo dai Gruppi Nazareth avevano cercato di intraprendere ,spinti anche da giovani fidanzati ora giovani sposi che avevano partecipato ad esperienze importanti della Papa Giovanni XXIII, erano stimolati da quella condivisione diretta con i poveri che è il carisma della Associazione di Don Oreste. Di lì partì la ricerca che approdò nell’incontro davvero bello e provvidenziale con Bruno Volpi e Mondo di Comunità e Famiglia.

Perché vi racconto questo?
Certo, per ringraziare don Oreste e chiedergli ora che vede faccia a faccia Gesù , di esserci a tutti vicino con il suo sorriso e la sua preghiera. E’ rimasto come un chiodo per tutti noi la sua parola: chi vuol stare in pedi deve saper stare in ginocchio.

Ma anche per un altro motivo. I grandi, i santi della carità, si assomigliano tutti e sono luce per tutti senza imporre ad alcuno il proprio cappello e lo specifico del proprio carisma. Così tutti noi senza essere frati ,siamo francescani convinti.

Credo umilmente  e con convinzione che anche le famiglie di Mondo di Comunità e Famiglia  del centro Italia possano ricevere tanto da don Oreste come ispirazione di fondo su cosa significhi Comunione Carità Condivisione Solidarietà Case Famiglia Accoglienza… essendo il don sempre stato presente fino a domenica scorsa  in tutte le realtà e i drammi del nostro tempo così complesso e così costellato di santi e di figure straordinariamente belle e col sorriso sulle labbra sempre. Sempre è la parola chiave di don Oreste!

Impariamo da Lui, rimanendo noi stessi. Impariamo dal suo coraggio, dalla sua generosità senza limiti, dal suo farsi tutto a tutti, dall’aver dato vita in tutto il mondo a tante realtà di famiglie con tanti figli propri o accolti nell’amore. I santi non si appropriano di nulla perché non cercano né il consenso né alcuna forma di potere spirituale che tenda a condizionare l’amore vero, che è sempre uguale e sempre diverso in ogni esperienza di vita autentica e coraggiosa.

Con umile  e fraterna amicizia Don Vincenzo


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