Gli auguri di Pasqua di don Oreste
Un testo inedito di don Oreste tratto da un quaderno manoscritto lasciato in parrocchia nella sua ultima visita tra noi.
La comunità è del Signore. I poveri ci hanno fatto incontrare il Signore e il Signore i poveri.
Io guardo lo scopo che che si propone il Signore: ci fa crescere nell’amore a Lui e fra di noi.
La prova è una possibilità per svegliarci e guardare a quello che è importante.
Dio ama tutti, i beni della terra sono di tutti, tutti i beni della terra sono di tutti.
Dio dice ai ricchi di non tenere quello che non è loro. I figli di Dio sono tutti uguali e hanno tutti i diritti.
L’80% dei beni della terra sono usati dal 20% dell’umanità. Il Signore dice di non aver detto questo.
Il Signore ha dato a noi una vocazione speciale: dare noi stessi agli altri.
Voi in particolare avete una vocazione che mette insieme la vita.
La giustizia sta dentro la vocazione. Il dono è la “rivoluzione”. In questi anni vi è mancato il pane o la casa o la salute?
No, e quindi perché ti lamenti? Perché non senti il grido dei poveri di tutto il mondo? Non ci è mancato niente.
Perché non provi anche tu ad essere disoccupato? Perché non devi anche tu essere nella precarietà e non avere uno stipendio sicuro?
Matteo 6,33: cercate la giustizia e il resto vi sarà dato! Non devo aver paura di non avere soldi, ma devo aver paura di non accogliere. La nostra vocazione è la condivisione.
Cosa vuol dire condividere la vita di Gesù? Viviamo la vita da poveri come Gesù?
Io non ho paura della precarietà dei soldi ma della precarietà del cuore: oggi amo e domani non amo più.
Voi siete aperti alla missione, non siete attaccati alla casa, nella semplicità e nell’amore che sbalordisce.
La gente dice. guarda come si amano!
Dovete aver paura del male del cuore e non del male del mondo. Io ho fatto l’elemosina cinque mesi negli Stati Uniti. Il problema è la fede. E’ fidarsi della Parola di Dio.
Beata Tu che hai creduto nella Parola di Gesù. L’amore è più forte del litigio.Io non posso darvi una parola più sicura di quella di Gesù.
Vedo gente che si sposa con la parola di Gesù e tutto cambia.
Abbiamo 4 modi di usare i soldi: l’amministrazione personale,l’amministrazione comune dei beni, il voto di povertà, la povertà estrema.
La giustizia di Dio è non essere proprietari ma amministratori. Mantenete un animo “rivoluzionario” così non ci lasceremo mai.
Non diventate borghesi e non buttate via neanche un pezzo di pane.
Più si svuota il cuore delle cose, più si riempie di Cristo. L’amore naturale non basta, ci vuole l’amore di Gesù.
Anche lo psicologo dice ad una coppia in crisi: tu devi vivere per lei e lei per te. La sposa dice allo sposo: guarda come è stato buono il Signore:
ha voluto che io cercassi la santità essendo sincera con te. Lo scopo della vita è vivere per il Signore e il Signore ha pensato dall’eternità di farci un dono.
Io devo essere amore e amore sempre. Devo amare perché sono amore!
L’amore di Dio unisce gli sposi e si diventa una cosa sola.
Chi ci impedisce di amare e di dare la vita? Quello che ci salva è il regno di Dio.
la preghiera apre il cuore e ci fa gustare la nostra bellezza.
Benedite il Signore per i passi giganti che avete fatto! Vi vedo meglio dell’altra volta!
(grazie don!)