Viviamo il presente!!!
Chiediamo il miracolo di vivere il presente in libertà e letizia, non pre-occupati, nella misericordia del passato e nella speranza del futuro.
Mt 6,24-34
Non preoccupatevi del domani.
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?
E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?
Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».
Penso che la pagina di oggi sia uno dei più bei manifesti che l’umanità abbia conosciuto, che attraversa tutte l’età, e che non può lasciare indifferente un giovane di qualsiasi epoca.
A me stamattina è capitato qualcosa di miracoloso, se visto con gli occhi di quel Walter che ha scritto il libro e che non vuol far cadere tutto nelle coincidenze.
Nel dormiveglia mattutino, pensando alle mille cose da fare, alla velocità con cui la vita scorre, alle figlie che crescono, che incominciano ad aumentare le dimensioni dei loro tacchi, pensavo proprio a come il presente tenda a non esistere, continuamente schiacciato tra passato e futuro. Avevo voglia di gridare come Calindri, “fermate il mondo voglio scendere!”, o come il prof. Keating de “L’Attimo fuggente” in piedi sopra la cattedra “Walter, cogli l’attimo!”
Pensavo a tutto questo e mi chiedevo: Gesù, tu che c’entri in questo, perché mi sembri così assurdo, se penso a Yara, ai suoi genitori, ai migliaia di morti per la libertà del nord d’Africa!! Cosa c’entri tu con questo presente?!?!
Bel risveglio direte voi, eh?
Vado così a messa, e non sapevo del vangelo di oggi.
Quando l’ho ascoltato ho rischiato di piangere.