RU 486: NON SOLO DEL MOVIMENTO PER LA VITA
Proprio ieri sera, nell’ammaliante salotto di Fazio il Presidente Prodi ci ha ricordato il valore della laicità dello stato . Forse nessun altro libro sembra essere cosi’ disponibile all’arbitrio personale come la Bibbia, ( IL LIBRO DEI LIBRI).
‘’ Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio.’’Che avventura , presidente nel voler dimostrare le proprie opinioni. Non c’era proprio bisogno del Vangelo.
In fondo che cosa costa una opinione? Si tratta semplicemente di emettere suoni senza chiedersi la verità che parte sta sapendo che nessuna autorità puo’ smentirti .
E’ proprio paradossale che chi vuol dimostrare una sua tesi ( e lo sottolineo, sua) cita sempre versetti biblici; tutti affermano la propria laicità e la laicità dello stato, ma guarda caso il primo aggettivo che ognuno usa è quella di essere cattolico quasi per sentirsi cosi’ autorizzato ad essere dalla parte di chi interpreta il vangelo nel modo giusto.
Penso alla candida Ministra della sanità , Livia Turco, a qualche esponente radicale ma anche e lo dico senza indugio a qualche ispirato uomo di centro -destra.
Un mondo in gara per definirsi cattolico senza che nessuno indichi la realtà ma il proprio modo di interpretarla e di descriverla in nome di un cattolicesimo ‘’self made’’.
Ma chi chiede a questi signori di esprimere la propria appartenenza religiosa se la ritengono poi un atto della propria coscienza? Perché tanta pubblicità alla propria appartenenza religiosa?Quale necessità urgente di citare il vangelo se in politica contano , come affermano le sintesi antropologiche e le coscienze individuali?
Non vi sentite stanchi delle affermazioni fatte in nome di un ‘’cattolicesimo’’ privato che non interessa a nessuno?. A chi serve premettere etichette prive di contenuto?
….A chi non si interessa di realtà ma di ideologia.
Credo, personalmente, in oltre 20 anni di appartenenza al mondo dei movimenti per la vita di non essermi mai presentato come cattolico ma di aver affrontato le questioni chiamando le cose per nome e per cognome.
Non si tratta di costruire altri poli o altri partiti, ma dalla propria poltrona urlare la verità; si’, la verità!Ognuno dalla propria poltrona e chi non ne ha dalla propria seggiola.
Le questioni che riguardano la vita e la famiglia non appartengono alla coscienza individuale ma sono pieno titolo le fondamenta della politica; cio’ che sta accadendo questi giorni e con questo governo è incredibile; tutti sottolineano la inaffidabilità la doppiezza, e l’ininfluenza nella gestione dei problemi economici e sul futuro di questo paese; non credo sia questo il problema.
Tutto il mondo dell’opinabile è opinabile; le difficoltà oggettive nel governare una nazione complessa in un momento altrettanto complesso inserito in un sistema mondiale cosi’ rimpicciolito non puo’ che tollerare errori dei nostri governanti, di destra o di sinistra che siano; quello che non è tollerabile è la politica del sotterfugio del silenzio assenso in cui passano provvedimenti di grande rilevanza culturale che vengono nascosti alla pubblica opinione nella loro triste realtà; due esempi, ma davvero, queste settimane sono tanti.
Mentre la California che per anni ha finanziato con ingenti risorse la ricerca sulle cellule staminali embrionali oggi, dopo la scoperta dei gruppi di scienziati giapponesi e americani hanno invertito prontamente la rotta investendo milioni di dollari sulle cellule staminali adulte. Cosi’ in Germania e in altri paesi in cui la ricerca viene fatta davvero; persino Wilmuth il creatore di Dolly ha fatto dietro front
E in italia? Silenzio,
Mentre crescono i timori per le devastanti implicazioni cliniche della piccola del mese dopo ( the Kill Pill) nota coma RU486 ormai in tutto il mondo compresa la Cina che obiettivamente in tema di aborto non credo abbia remore di carattere etico politico in Italia con candida innocenza viene dato il via all’iter per la registrazione della pillola abortiva che riporta la donna alla condizione di una clandestinità e solitudine senza precedenti.
Si , candida innocenza perché ‘’non è compito della politica evitarne la commercializzazione’’.
Vorrei ricordare al ministro i nomi e i cognomi delle donne morte per l’assunzione di queste compresse; se sono giunti a me, è molto probabile che prima le siano arrivati sulla sua scrivania;e forse anche ai dotti membri delle costose componenti tecnici ministeriali che hanno inviato nelle case di tutti i medici il bollettino AIFA costruendo una mostruosità culturale passata per documentazione scientifica intitolandola’’ RU486: efficaica di un un farmaco non in commercio’’
Vorrei ricordare che la mortalità per questa modalità di aborto è 10 volte quella dell’aborto chirurgico .
Ministero della morte e non della salute l’ha definita di recente il nostro caro Don Oreste qualche mese fa.
Se è un problema di coscienza, caro ministro spero davvero che non la reprima fino alla mutazione del cuore .
Sento di dover invitare tutti alla ribellione , all’urlo spaventato delle coscienze che debbono rendersi conto che siamo nella dittatura del silenzio-assenso.
E’ vero, oggi molte famiglie non arrivano alla fine del mese , ma è pur vero, che oggi un ministro della repubblica che si dice cosi’ attento ai problemi sociali non permette a tanti esseri umani di ‘’arrabbiarsi’’ per le proprie condizioni perché è iniziata una nuova forma di ‘’diagnosi prenatale’’ che si risolve con una pillola risolvendo cosi’ anche il futuro stato di disagio sociale.
Non mi rassegnero’ mai a questa ingiustizia ma neppure al senso di impotenza e di sfiducia che coglie itanti ‘’inevitabilisti’’.
Cio’ che non viene detto diciamolo tutti, porta a porta. Nessuno abbia paura di dire la verità.
A nessuno viene chiesta la patente di cattolico o laico per dirlo perché la verità evidente è di fronte a qualche cosa che ci accomuna ,… la comune appartenenza all’umanità, quella che è stata capace di scrivere l’articolo 2 della costituzione e la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
Francesco Amaduzzi
Grazie della riflessione.
Rispetto alla RU486 e a quanto dici della sua pericolosità cito a memoria una frase di Don Alesiani di parecchi anni fa: “Dio perdona sempre, l’uomo qualche volta, la natura mai.”
Ma mi permetto di aggiungere che su un argomento così delicato non possiamo pretendere di vincere sugli effetti collaterali (anche se vi confesso che spesso io li auspico come alleati), perché un giorno potrebbero non esserci più e a quel punto le coscienze sarebbero già belle che cotte.
È dura, lo so, ma se non puntiamo alla “bellezza” di cui ci ha parlato Don Nicolini, alla “gioia” di cui ci ha detto il nostro vescovo l’altro pomeriggio, o anche alla “convenienza” di Don Vincenzo, ciò che è duro diventerà durissimo.
E comunque, è vero che la natura sembra matrigna più che madre, come diceva Leopardi, ma molto spesso nel ribellarsi alle manipolazioni dell’uomo mi sembra più alleata di Dio che l’uomo stesso.
Con affetto e gratitudine
Walter
p.s. scusate la pesantezza della email… l’alleggerisco dicendo che dal finestrino del treno, a Riccione, vedo fiocchi di neve scendere. Quant’è bella la natura!
Grazie Francesco per il contenuto motivato e per la forma coraggiosa chiara e appassionata come merita sempre il mistero della vita. Un bel Natale a te e a tutti coloro che credono che non dovremo mai vergognarci di aver difeso sempre e comunque la vita umana. don Vincenzo.