5 giugno 2007

Corti… d’estate

Inizio d’estate:  mi fermavo spesso a guardarli vivere, con simpatia.  Un gruppo di studenti medi, ragazzi e ragazze di un quartiere  distante poco più di un chilometro dal centro della città. Sembrava che si fossero stampati un logo comune nelle loro magliette fini:  vivi l’estate.  A volte li vedevo tutti insieme in frotte partire per la spiaggia, sereni come il mare di sera quando è calmo. C’era negli occhi voglia di amicizia  e di amore. Lo capivi dall’eleganza un po’ ricercata del vestire, non solo delle femmine ma anche dei maschi, senza mai essere volgari.
Li guardavo partire sulle loro biciclette motorizzate  e li immaginavo già  sulla spiaggia o a tuffarsi nel mare o a guatarsi per carpire sguardi che si incontravano  in modo speciale.
Ricomparivano la sera e il borgo (un quartiere nuovo interamente pedonale) prendeva vita. Alcune sere bivaccavano assieme tra amici , parlottando,  con un pallone sempre pronto per un palleggio improvvisato, stile Maradona. Altre volte tutto era organizzato e dal cilindro spuntava una caccia al tesoro per le vie del quartiere: al gruppo dei liceali si univano alcuni adulti e il grosso era formato da un gruppo di adolescenti che i più grandi sapientemente sapevano attrarre alla caccia al tesoro. Sembravano , nel proporre il gioco, esperti come chi viene da esperienze già vissute in precedenza a qualche campo scuola  e tutto filava via con tanto correre, qualche lamentela,  e tanta gioia di una serata d’estate scivolata via in un attimo: alla fine una canzone in piazza per chiudere.
Mi pare che generalmente facessero di martedì la caccia al tesoro. Altre volte si facevano giochi diversi, e c’era un punteggio per ogni gara e  alla fine dell’estate  le premiazioni. Una sorta di mini olimpiadi anticipate.. …Uscivi  di casa la sera  dopo aver visto tre telegiornali e ti faceva bello vedere giovani felici di essersi divertiti  e aver fatto divertire quegli amici più giovani , svelti come le lucciole e fieri di essere ritenuti importanti dai giovani grandi del quartiere! Alcuni giovani  davano l’idea di aver conosciuto da tempo quelli delle medie, o i più piccoli, altri approfittavano dell’estate per fare amicizia. Dentro di me sentivo prezioso quel connubio dove adolescenti non dovevano  proprio temere ‘ le pericolose compagnie dei più grandi ’  come tante volte, uscendo di casa, si erano sentiti dire dai genitori!
Una sera ( mi pare fosse di  giovedì ) si trovavano insieme tra ‘grandi’ per discutere, confrontarsi, preparare esperienze. C’erano con loro amici più grandi, forse universitari e alcune coppie di sposi giovanissimi come si poteva capire dai loro anelli nuziali . Conversavano in una piazzetta all’aperto: a volte tutti insieme, a volte in piccoli gruppi, a volte arrivavano altri giovani  e sentivo che stavano preparando un grande evento l’Agorà dei giovani che  giungeranno da tutta  Italia in settembre ma fin d’ora si preparavano ad accoglierli nelle loro case. Attrezzati con i loro p.c. portatili guardavano foto e dvd che avevano girato assieme. Poi li vedevo sparire in chiesa per chiudere la serata…
Una sera  chiesero alla circoscrizione  di vedere insieme un film e fare poi cineforum in piazza. L’esperienza fu un bel momento  e dissero ai presenti ( la visione era aperta a tutti ) che l’avrebbero ripetuta  alla fine dell’estate.
Passando accanto con finta indifferenza nei primi giorni d’estate la cosa che più colpiva era la voglia di alcuni ,anch’essi giovanissimi , di mettersi accanto a quelli ancora più giovani di loro con un senso di responsabilità che sconfinava nell’amicizia. In un mondo in cui nessuno sembra far niente per niente, toccavo con mano guardandoli  la cosa più semplice e grande della vita: l’amicizia che non può fare a meno dei coetanei e delle coetanee ma ti riempie di gioia anche quando la vivi con chi è più piccolo o diverso da te.
Una sera un gruppo di giovani accoccolato in un angolo della piazza li sentivo discutere animatamente : caspita, siamo stati loro vicini durante i mesi di scuola, ce li siamo fatti amici, hanno creduto in noi e adesso perché comincia l’estate li molliamo o facciamo finta di non conoscerli? Altri assicuravano: lasciaci finire gli esami e vedrai cosa ti invento..in fondo è solo una restituzione di amicizia perché quello che abbiamo ricevuto  è sicuramente più di quello che gli abbiamo dato! Caspita mi son detto e siccome nei primi giorni caldi d’estate  mi sono trovato a fare la pennichella con  Padre Daulin e sorella Steven della chiesa di St Michael mi è venuto voglia di indagare  perché ci deve essere sotto qualcosa di grosso se dei giovani d’inverno stanno con i più piccoli e non li mollano neppure d’estate!

Ce l’ho fatta. Ecco i loro nomi: antonio ,  ilenia, stefania , francesco; giacomo, dénise , gaia, francesca, valentina, sara; filippo, annalisa, cecilia, giulia , sofia , désirée, claudia, antonio, benedetta, letizia, susanna, lucia, luana, luca.
Grazie giovani amici e… buon inizio d’ estate!


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