SITUAZIONE DELLA CATECHESI IN ITALIA
Tre sono i temi che stanno attualmente interessando la Chiesa Italiana in relazione alla pastorale:
1. Il tema dell’iniziazione cristiana
2. Il tema del primo annuncio della fede
3. La parrocchia
C’è tutta la riflessione che si sta muovendo, partendo da una presa di coscienza della situazione attuale e che porta a riconsiderare il compito dell’evangelizzazione e la collocazione della Chiesa nei confronti del mondo.
Da dove veniamo:
a) veniamo da una forma di catechesi, a cui e stato sinteticamente dato il nome di ‘catechismo’, che ha come caratteristica una forma scolastica di annuncio della fede (un maestro, un libro, una classe, un metodo di insegnamento)
b) Si tratta di una catechesi pensata dentro un particolare modello di iniziazione cristiana. Il modello tridentino:- rivolto fondamentalmente , ai piccoli- bambini e ragazzi. Gli adulti venivano considerati già iniziati tutto orientato al ricevimento dei sacramenti
c) Questo modello di iniziazione cristiana era efficace dentro un certo tipo di parrocchia: intesa come ‘cura delle anime’. La cura delle anime ( dei battezzati) avveniva attraverso la predicazione popolare, il catechismo per i sacramenti, la dottrina cristiana per gli adulti. Questo tipo di parrocchia presupponeva un tessuto fondamentalmente cristiano della società e la frequenza in Chiesa della maggioranza dei battezzati. Oggi questa impostazione è stata messa in crisi e ritenuta superata perchè sono venuti meno i due presupposti, accennati sopra.
C’è stato un profondo rinnovamento della catechesi che ha animato la Chiesa Italiana dopo il concilio negli anni 1970-90. Tale rinnovamento è stato guidato dal ‘Documento base’: Il rinnovamento della catechesi; del 1970.
Il rinnovamento ha interessato:
- la finalità della catechesi- pensata per creare una mentalità di fede.
- il contenuto centrale – non più una dottrina, ma una persona; Gesù
- il metodo (la Scrittura, la liturgia, la tradizione della Chiesa)
- il destinatario (vero soggetto della catechesi). Non più ricettore passivo della dottrina, ma protagonista.
- La figura del Catechista.
Dal 90 ad oggi nella catechesi della Chiesa Italiana si è assistito ad una situazione di stallo e talvolta di scoraggiamento.
Il segno della crisi è stato il crollo del processo tradizionale di iniziazione cristiana ( la media italiana è che 3 ragazzi su 4 che ricevono la cresima lasciano la pratica religiosa prima dei 18 anni).
Oggi è necessario non solo rinnovare il modo di fare catechismo, ma di rimettere in discussione il modello di iniziazione cristiana
Cosa vuol dire cambiare il contesto in cui si fa catechismo.
Dove dobbiamo andare:
a) passare da una parrocchia intesa come ‘cura delle anime’ (cioè dei fedeli che frequentano) ad una parrocchia MISSIONARIA
Il contesto in cui viviamo, la fede cristiana non incide più sulla cultura e sulla mentalità. Deve cambiare il modo in cui la Chiesa si pone nel mondo.
Deve essere radicalmente riprogrammata la pastorale delle nostre comunità.
Noi abbiamo una pastorale tesa a consolidare e conservare la fede, dobbiamo pensare ad una pastorale che susciti la fede, cioè missionaria.
b) è necessario passare da un modello di iniziazione incentrato sui piccoli in vista dei sacramenti,
ad un’iniziazione che abbia come perno glia adulti e in vista della vita cristiana.
c) E’ necessario arrivare ad una catechesi per l’evangelizzazione e la proposta di fede.
Per la catechesi dei ragazzi
Punti da sviluppare:
? il coinvolgimento della comunità cristiana, non solo dei catechisti.
? la famiglia deve diventare sempre più protagonista dell’iniziazione cristiana dei figli
? è necessario pensare ad un cammino di fede dei ragazzi, non ad incontri di catechismo.
Suggerimenti
a) studiare in tutti i modi di creare qualcosa di diverso dalla scuola:
curare il luogo dell’incontro rendendolo più familiare, realizzare momenti diversi di catechesi e attività varie
Si può consultare utilmente il Progetto Magnificat LDC, Guida per i catechisti e i quaderni attivi per i ragazzi.(molto concreto,offre indicazioni per un cammino di fede e non solo per gli incontri).
Dovremmo pensare sempre di più ad una catechesi che si avvicina al cammino dell’ACR o dell’AGESCI ( due metodi approvati dalla CEI come cammino catechistico), che puntano molto alla vita, più che a singoli momenti di formazione
b) Trovare il modo di collegare sempre più la catechesi con la vita di comunità.
Momenti di celebrazione insieme -Attività caritative con la comunità
c) Si potrebbe anche pensare di abbandonare la divisione del catechismo per classi per avere una divisione per fascie di età (metodo ACR e Scout) o per cammini di fede.