Lavori in corso: pastorale dei giovani degli anni del post cresima e delle scuole superiori
Vorrei usare poche parole per fissare alcune emozioni-intuizioni , allo stato decisamente magmatico, che in questa estate ci siamo comunicati tra responsabili in varie occasioni. Ci fermiamo per ora ai giovani delle superiori.
a.abbiamo lavorato molto in questi anni anche in assenza di un progetto educativo unitario e non dobbiamo ‘perdere’ le persone che hanno dato tempo e cuore per i giovani delle ‘superiori’ pur ripensando in modo decisamente nuovo la pastorale di questo settore .
b.Alcuni di noi ritengono che bisogna cambiare qualcosa nella pastorale giovanile seguendo queste linee: formare un solo ‘movimento’ giovanile parrocchiale dai 14-19 anni, dotarlo di un più grande legame interparrocchiale e diocesano , puntare alla progressiva acquisizione di un modo cristiano di pensare e di vivere in un confronto aperto con la cultura di oggi nella scuola che frequentano e nella città in cui vivono.
c. Come raggiungere questo ? Anzitutto con una mentalità nuova da parte di tutti coloro che in parrocchia ‘servono’ i giovani delle superiori per amore di Gesù. Si chiede ad essi un minimo di maturità affettiva ed ecclesiale, una apertura mentale per proporre una forte identità cristiana con tutta la pazienza e il rispetto dei tempi e della fragilità del giovane, per mettere in relazione il movimento giovanile della parrocchia con l’intera comunità parrocchiale che è il vero soggetto che educa alla fede con lo stile quotidiano della sua vita .
d. Da una nuova mentalità potrà nascere un progetto educativo unitario condiviso mettendo insieme le urgenze pastorali , le esperienze più fruttuose che ci sono in giro, le situazioni concrete nate dalla nostra esperienza di questi anni. Dovremmo arrivare a fissare insieme almeno una bozza dell’itinerario educativo parrocchiale e diocesano e le possibili interazioni con la scuola e la vita della città ed i grandi appuntamenti nazionali ed internazionali . Non dovrebbe mancare un respiro ecumenico e missionario tipico della nostra esperienza. Al centro del progetto educativo esperienze di vita cristiana giovanile con momenti di full-immersion .
e.Per realizzare questo progetto serve un referente unico (o una coppia di sposi) inviato della comunità ai giovani di questa fascia che , in comunione costante con i presbiteri e i diaconi, custodisca il progetto unitario condiviso e faccia da incoraggiamento e sostegno per tutti i responsabili pastorali di questa fascia d’età. Individuato il punto di riferimento occorre un gruppo di catechisti che siano a servizio di tutti i giovani ed in profonda sintonia tra loro e individuarne due o tre che , con il sostegno convinto e costante dei ministri ordinati , siano le ‘guide spirituali ’ dei giovani perché li conoscono, li cercano, li incontrano personalmente e periodicamente, si fanno vicini a loro nei momenti belli e difficili della vita e partecipano a tutti i momenti del progetto pastorale . E’ questo il compito più urgente , più delicato, più impegnativo specie nel primo anno di cammino unitario delle ‘superiori’.
f. Tutti i giovani delle superiori più sensibili vanno invitati ad essere protagonisti attivi nel ‘gruppo’ relazionandosi tra loro alla pari, come ‘compagnia di amici affidabili ’ sia con i più giovani che amano avere amici più grandi che li stimano, sia per quelli che via via decidono di aggregarsi . Essi decidono il volto giovanile della parrocchia e sono il biglietto da visita per quanti vivono ai margini. I giovani universitari che in varie occasioni desiderano unirsi a loro lo faranno nel rispetto dei loro programmi e del loro stile così i genitori ed i collaboratori dei catechisti che desiderano dare un aiuto facendo da ponte tra i catechisti, i giovani e l’intera comunità.
g.Per quanto riguarda i servizi che i giovani in formazione desiderano fare con i più giovani vanno maturati come parte del percorso educativo e non con trattative personali e poi sostenuti con una costante verifica dei formatori che alleggeriranno il giovane da altri servizi per non appesantire la sua vita ancora in formazione.
h.Accanto ai giovani delle ‘superiori’ della parrocchia ’ ci sono altri giovani cristiani che crescono in percorsi personali ed associativi diversi e fanno parte a pieno titolo della comunità, dovremo poi avere uno sguardo alla totalità dei giovani 14-20 che non fanno parte del gruppo ,affrontare la pastorale dei giovani universitari che crescono moltissimo ogni anno. La pastorale 14-20 è solo un aspetto della pastorale giovanile della parrocchia…