25 luglio 2006

Ho tanta strada da fare

Rispetto alla discussione in atto nella mailinglist su “pace e difesa della vita” confesso pubblicamente il mio peccato di non riuscire a mettere sullo stesso piano guerra e embrioni. Forse solo perché, come tanta gente, sono figlio di questa cultura delle immagini, che si commuove di fronte ad un bambino martoriato, si raggela rispetto alla foto di un aborto, ma non riesce ad “amare ciò che non vede”. Devo fare ancora molta strada, molto studio o forse molta preghiera, per mettere sullo stesso piano tutto questo con ciò che Chico definisce “delirio hitleriano”.
Mi dispiace per Chico perché starà pensando: “se uno come Valter, che è vicino alla Chiesa, ha conosciuto Don Oreste, mi dice questo, ma quanto lavoro mi spetta!”
Già! È proprio così. Penso che ci sia molto lavoro per te, anche perché in questo caso io mi sento un po’ la cartina tornasole di un pensiero diffuso.
Forse Chico avresti bisogno più di alleati soprattutto fuori dalla chiesa, persone tipo Pier Paolo Pasolini, del quale, un servizio televisivo qualche sera fa, mi ha fatto sentire una grande mancanza.
http://www.pasolini.net/saggistica_campofreda_controaborto.htm

Comunque non disperare Chico, ho scritto ciò che la mia (sincera) razionalità mi spinge a pensare, ma come sempre io ce la metto tutta.

Grazie
Valter


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